sabato 8 maggio 2010

Progetto Italia: la legalità non è affare solo della Lega

Sono andata a dare un’occhiata al sito nazionale del PD dove ho trovato l’ iniziativa di “Progetto Italia 2011”.
Credo che molti ne abbiano sentito parlare, magari per averlo letto sui giornali, ma lo sottopongo all’attenzione di tutti perché credo che ci farebbe bene parteciparvi come Circoli, più che a livello singolo.
Si tratta infatti di una sorta di colossale “brain storming” nazionale finalizzato a definire 10 parole chiave che sintetizzino il programma del PD in caso di elezioni anticipate. La cosa è anche uscita dai confini del PD, perché decine di migliaia di persone vi stanno collaborando anche dal sito di “Repubblica.it”.
Penso che dovrebbero parteciparvi tutti i Circoli perché si tratta di un’ ottima occasione per confrontarci al nostro interno sulla natura di questo partito, dal momento che la definizione dei 10 punti prioritari è la conseguenza pratica della visione che ciascuno di noi ha sul PD che vogliamo.
E’ importante che anche noi collaboriamo attraverso i nostri Circoli, anche per consentire al nostro Nazionale di ricavare da questi innumerevoli contributi suggerimenti preziosi su quello che pensano e sentono i suoi elettori.
Dal mio punto di vista per prima cosa porrei la questione della LEGALITA’, a partire da una lotta senza quartiere a tutte le mafie, per continuare con la lotta all’evasione fiscale (che in momenti di crisi come questa potrebbe assomigliare all’ alto tradimento) e con quella alle connivenze fra politici e funzionari pubblici rispetto ad affari illeciti. Quest’ ultimo punto implica un severo esame di coscienza anche dentro al nostro partito, perché è verissimo che, come dice giustamente Bersani, “il PD ha la schiena diritta” nel suo insieme, ma ci sono ancora parecchi “dettagli” non sempre presentabili.
Senza un forte segnale in questo senso tutto il resto diventa inutile e ci avvieremo lentamente ma inesorabilmente a diventare come la Grecia, perché le persone oneste non sono motivate ad investire e rischiare in un Paese dove per avere successo si deve per lo più corrompere e farsi corrompere o essere amico degli amici o essere figlio di…
La legalità deve essere la nostra priorità anche perché non si può più permettere ai leghisti di presentarsi come i paladini del governo onesto dei territori mentre gli altri sarebbero i corrotti e i corruttori.

Luisella

mercoledì 5 maggio 2010

Scuola, tesseramento e Festa democratica: rimbocchiamoci le maniche

Desidero comunicare che la Direzione provinciale ha deciso di attuare una serie di iniziative, a supporto dell'attività dei Circoli, fornendo loro manifesti, volantini e materiali di documentazione su diversi temi e in periodi successivi. Parallelamente la Federazione provinciale provvederà, per ciascun tema, all'affissione dei manifesti in tutta la provincia e a organizzare conferenze stampa per annunciare e illustrare le singole iniziative. I Circoli sono invitati a dare risonanza alle iniziative organizzando a loro volta, nei territori di competenza, incontri, volantinaggi e presidi con gazebo. La prima iniziativa riguarda il tema della scuola in merito al quale, in questo periodo, l'opinione pubblica è molto attenta e sono già state annunciate diverse iniziative da parte di Organizzazioni del mondo della scuola. I manifesti per i Circoli sono già disponibili presso la sede della Federazione e i volantini per i Circoli saranno stampati la prossima settimana nei quantitativi che ciascun Circolo potrà richiedere entro mercoledì 12 maggio. Agnese Mascellani, Responsabile provinciale Scuola, è a disposizione per supportare l'attività dei Circoli.
Il PD nazionale ha dato il via alla campagna per il tesseramento, con la proposizione di alcuni temi di particolare rilevanza in questo momento: il lavoro, la salute, la cultura,la ricerca, l’ambiente, le pari opportunità; e fornendo per ciascun tema gli elaborati grafici dei manifesti. La Direzione provinciale, che ne ha discusso nella riunione di lunedì 3 maggio, sottolinea l'importanza del tesseramento e la necessità di darvi il rilievo che merita attraverso iniziative pubbliche e incontri di approfondimento. I Dirigenti provinciali sono a disposizione per partecipare e guidare gli incontri che i Circoli organizzeranno.Ricordo che la nostra Federazione ha stabilito che il contributo minimo per ottenere la tessera è di 20 euro (di cui 6,00 euro al Circolo e 14,00 al provinciale).
Comunico, infine, che la prossima Festa Democratica provinciale si svolgerà, presso la Fiera di Osnago, dal 2 al 12 settembre.

Ercole Redaelli
Segretario provinciale

Sabato mattina l'Assemblea provinciale per analizzare i risultati elettorali

Sabato 8 maggio si riunisce l'Assemblea provinciale del Partito Democratico della Federazione di Lecco. L'appuntamento sarà aperto Segretario provinciale Ercole Redaelli.
Poi si parlerà del risultato delle ultime elezioni regionali.
Interverranno Ambrogio Sala per quanto riguarda il voto nella sola provincia di Lecco e Martino Mazzoleni invece per tutta la Lombardia. La conclusione del dibattito è affidata a Luca Gaffuri, il capogruppo PD del nuovo Consiglio regionale lombardo. Data l'importanza dell'argomento trattato, che può fornire importanti indicazioni sulle strategie future, l'incontro è rivolto a tutti e non solo agli Eletti e ai Membri di diritto dell'Assemblea. Per il medesimo motivo e per favorire la massima adesione si è scelto di trovarci al mattino, a partire dalle 9,15. Luogo della riunione sarà il Centro culturale "Fatebenefratelli" di Valmadrera, in via Fatebenefratelli 6.
Si confida nella partecipazione e nel contributo di tutti.

lunedì 3 maggio 2010

Benvenuti

Benvenuti a tutti voi.
Perché il blog?
Per raccogliere gli umori di tutti coloro che desidereranno esprimere le proprie considerazioni sugli argomenti che noi o i nostri interlocutori proporranno di volta in volta.
Questo blog vuole essere un luogo di confronto utile anche agli Organi del partito per la definizione delle linee e delle iniziative politiche.
Il blog è gestito da un animatore che ha il compito di pubblicare i testi che ci saranno inviati, ma anche di proporre argomenti e notizie utili a stimolare il dibattito e la riflessione.
E' suo compito anche coinvolgere i Responsabili del Partito affinché le domande dei nostri interlocutori abbiano sempre una risposta.
Buona conversazione

Ercole Redaelli
Segretario provinciale

giovedì 29 aprile 2010

Un patto per l'acqua pubblica

Il Partito democratico si è opposto alle norme fatte approvare dal governo a colpi di fiducia e che spingono verso una privatizzazione forzata togliendo agli enti locali la possibilità di decidere e portando al rischio di monopoli privati nelle mani di poche grandi aziende spesso del tutto estranee ai contesti territoriali in cui viene svolto il servizio; norme presentate sotto il titolo di obblighi comunitari quando in realtà non c’è alcun atto comunitario o sentenza europea che imponga di forzare l’ingresso dei privati nel servizio idrico integrato.
Il Pd è contro il disegno di privatizzazione forzata imposto dal governo ed è vicino a quanti lo contrastano seguendo le diverse vie referendarie. Combattere, anche con il referendum contro la privatizzazione forzata dell’acqua è una battaglia fondata ma lo strumento referendario da solo non basta, è inadeguato sia per la scarsa efficacia dimostrata negli ultimi anni (24 referendum persi su 24 negli ultimi 15 anni per mancato quorum) sia perché sua natura abroga leggi senza definirne di nuove e più efficaci.
Il Pd vuole formulare una proposta complessiva di gestione del servizio idrico integrato con un percorso di costruzione di un progetto di legge partecipato, che coinvolga amministratori locali e cittadini e che metta al centro la risorsa acqua per sua natura pubblica, da rendere disponibile a tutti e da preservare per le future generazioni.
L’acqua, infatti, è un bene comune dell’umanità, un bene essenziale e insostituibile per la vita. L’acqua non può che essere un bene pubblico e deve essere garantita a tutti nel rispetto dei vincoli ambientali e al massimo livello di qualità, secondo principi di equità e solidarietà e con criteri di sostenibilità per preservarne la qualità e la disponibilità per le future generazioni.
L’acqua è quindi necessariamente un bene pubblico e lo sono anche le infrastrutture del servizio idrico che vanno gestite con criteri di efficienza ed economicità secondo logiche industriali in grado di assicurare costi sostenibili e qualità del servizio.
L’acqua è un bene scarso e va preservata attraverso la cura del territorio, la manutenzione dei bacini idrografici, la tutela dei corpi idrici e delle aree di salvaguardia.
L’acqua è un bene fisicamente limitato e come tale va prelevata e gestita secondo criteri efficienti, in particolare assicurando la migliore manutenzione delle reti di distribuzione, combattendo ogni forma di spreco e governando l’uso della risorsa e la sua assegnazione per i diversi usi, potabili, agricoli e industriali, garantendo l’obiettivo della sostenibilità attraverso incentivi al risparmio idrico e il rispetto di standard di qualità.
Per il Partito democratico sono obiettivi irrinunciabili la tutela delle acque, l’accessibilità per tutti, un uso razionale della risorsa che operi dal lato dell’offerta e non si limiti a rincorrere la domanda, l’equità delle tariffe e la massima qualità ed efficienza del servizio. Irrinunciabile anche l’obiettivo della copertura totale del servizio di depurazione sull’intero territorio nazionale e di una gestione sostenibile della risorsa acqua, con la riduzione quindi di dispersioni, sprechi e usi inappropriati.
Per raggiungere questi obiettivi:
  • una forte regolazione pubblica, attuata da una autorità di regolazione nazionale di cui siano compartecipi Stato e regioni, che consenta di definire standard di servizio, monitorare i risultati, applicare eventuali sanzioni e quindi incentivi qualità, efficienza e risparmio per migliorare il servizio e garantire al tempo stesso equità e uso sostenibile della risorsa acqua
  • ruolo fondamentale delle regioni e degli enti locali nelle scelte di affidamento del servizio idrico integrato nel pieno rispetto dei principi generali, degli standard di qualità, dei livelli minimi essenziali fissati
  • gestione industriale del servizio idrico integrato (ossia dell’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue) anche per realizzare economie di scala, assicurare qualità omogenea e controllabile dei servizi, garantire sicurezza degli approvvigionamenti idrici ed efficienza nella depurazione
  • un quadro normativo chiaro e stabile che metta fine alla continua incertezza prodotta dai ripetuti interventi del centrodestra che riparta affidando alle regioni il compito di organizzare il servizio idrico integrato sulla base di ambiti territoriali ottimali definiti secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità nel rispetto dell’unità dei bacini idrografici, dell’unitarietà della gestione e quindi del superamento delle frammentazioni, dell’adeguatezza delle dimensioni gestionali, della riduzione delle sperequazioni tra ambiti limitrofi
  • tariffa come corrispettivo del servizio idrico integrato, che preveda una tariffa sociale per dare agevolazioni a determinate fasce di reddito e ai nuclei familiari numerosi e una tariffa che incentivi il risparmio idrico e scoraggi quindi i consumi elevati
  • meccanismi che vincolino alla realizzazione degli investimenti necessari per il miglioramento del servizio, stimati in almeno 60 miliardi di euro con un impegno aggiuntivo per garantire lo stesso livello di servizio in ogni area del paese
Iniziamo da oggi un percorso di costruzione di un progetto di legge che si articola intorno a queste linee guida e che vogliamo elaborare con i nostri amministratori locali ed eletti, territorio per territorio, e con il sostegno dei cittadini che vorranno firmare la petizione a sostegno della nostra proposta.

mercoledì 28 aprile 2010

Appello per la scuola pubblica

Per quei maestri e insegnanti che la mattina accolgono i nostri figli con il sorriso e con ostinata passione per la loro educazione, nonostante tutto.
Per i dirigenti, amministratori, tecnici, ausiliari della scuola che s’impegnano per il bene comune.
Per una Scuola Pubblica che unisce e non divide il Nord dal Sud, il bianco dal nero, il ricco dal povero.
Per chi nella scuola dell’obbligo sa incoraggiare e non selezionare.
Per quei bambini e ragazzi che a settembre non troveranno più la propria maestra o professoressa, perché precaria.
Per chi pensa che nella cartella dei propri figli ci si debbano mettere solo libri e quaderni, e non sapone e carta igienica.
“Scuola” è la parola che disegna il futuro. E’ strumento di uguaglianza e libertà. Dove si produce e trasmette il sapere, si coltivano le intelligenze e la creatività, per non omologarsi ad un consenso acritico. Dove si offrono a tutti gli strumenti più adeguati per affrontare la vita.
E’ il luogo in cui la democrazia mette le sue radici più vigorose.
Per questo la Scuola non è solo un capitolo del Bilancio dello Stato, ma il più grande investimento sul capitale umano e sul futuro del nostro Paese.
L’Educazione non si taglia. Qualità alla Scuola Pubblica.

Aderiscono all’appello: Pier Luigi Bersani, Francesca Archibugi, Giovanni Bachelet, Mariangela Bastico, Giuseppe Bertolucci, Rosy Bindi, Giorgio Bocca, Sandra Bonsanti, Francesca Brezzi, Carlo Carboni, Vincenzo Cerami, Mauro Ceruti, Cristina Comencini, Massimo D’Alema, Paola De Vivo, Piero Fassino, Anna Finocchiaro, Giuseppe Fioroni, Dario Franceschini, Giorgio Galli, Manuela Ghizzoni, Margherita Hack, Gad Lerner, Enrico Letta, Ivano Marescotti, Ignazio Marino, Maurizio Migliavacca, Loretta Napoleoni, Ottavia Piccolo, Lidia Ravera, Antonio Rusconi, David Sassoli, Anna Serafini, Clara Sereni, Debora Serracchiani, Sergio Staino, Nicola Tranfaglia, Nadia Urbinati, Walter Veltroni, Grazia Verasani, Sergio Zavoli, Giuseppe Bortolussi, Mercedes Bresso, Claudio Burlando, Vito De Filippo, Vincenzo De Luca, Vasco Errani, Agazio Loiero, Catiuscia Marini, Filippo Penati, Enrico Rossi, Gian Mario Spacca, Nichi Vendola